San Marino, elezioni dei Castelli con liste uniche. Il Comites: “Aprire le candidature ai residenti stranieri”

17 Novembre 2025

Alle prossime elezioni delle Giunte di Castello molti cittadini troveranno una scelta ridotta ai minimi termini: in diversi territori è stata presentata una sola lista. Un segnale di disaffezione che, secondo il Comites di San Marino, rischia di indebolire la vitalità democratica del Paese.

Di fronte a questo scenario, l’organismo che rappresenta la comunità italiana residente sul Titano lancia una proposta chiara: estendere anche ai cittadini stranieri la possibilità di candidarsi alle elezioni amministrative. L’obiettivo, spiega il presidente Alessandro Amadei, è ampliare la partecipazione e coinvolgere nuove energie nella gestione della vita pubblica.

In un comunicato diffuso oggi, il Comites esprime forte preoccupazione per il quadro politico in vista del voto. “Nella maggior parte dei Castelli è stata presentata una sola lista”, osserva Amadei, un elemento che a suo avviso rischia di “ridurre la portata democratica dell’esercizio di voto”. Alla difficoltà nel mobilitare gli elettori si aggiunge infatti quella nel trovare candidati disposti a impegnarsi in prima persona.

Per il Comites la strada da seguire è completare il percorso avviato con la legge 158 del 2020, che già riconosce il diritto di voto ai residenti non cittadini. Ora si chiede di fare un passo ulteriore, aprendo loro l’elettorato passivo. “Crediamo sia arrivato il momento di dare a tutti i residenti stranieri la possibilità di candidarsi, mettendo a disposizione tempo, competenze e passione”, afferma Amadei. Un gesto che, secondo il presidente, rappresenterebbe un segnale importante di integrazione e partecipazione alla vita del Paese.

La proposta è in linea con le raccomandazioni del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, che invita a favorire la piena inclusione dei residenti stranieri nella dimensione politico-amministrativa locale. Un modello già applicato anche in Italia, dove i cittadini dell’Unione Europea possono votare e candidarsi alle elezioni comunali.

L’appello del Comites si estende inoltre alle consultazioni politiche nazionali, dove cresce la difficoltà a reperire presidenti e scrutatori di seggio. Anche in questo ambito, coinvolgere i residenti stranieri potrebbe essere un supporto prezioso. “San Marino deve valorizzare il capitale umano che già possiede: le persone sono la risorsa più importante”, conclude Amadei. “Il concetto di comunità sta cambiando rapidamente. È necessario dotarsi degli strumenti per accompagnare questa trasformazione”.

Fonte: Giornalesm.com
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