Sabato 13 settembre 2025, il Presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei ha partecipato, insieme al Dott. Velio Tilio e ad Alessandro Ceriani, all’evento organizzato dall’Associazione culturale romeno-sammarinese Dacia Senza Frontiere presso il Kursaal di San Marino.
L’iniziativa ha celebrato i 150 anni dalla nascita della Regina Maria di Romania, figura chiave per il riconoscimento internazionale della Romania unificata.
I rappresentanti dell’associazione sono stati ricevuti in udienza ufficiale il giorno precedente dai Capitani Reggenti Denis Bronzetti e Italo Righi.
Celebrazione a San Marino per i 150 anni dalla nascita della Regina Maria di Romania
Frontalieri a San Marino, Sperandio (UDC): “Situazioni anacronistiche da risolvere”. Il Comites apre un ciclo di incontri in vista delle Regionali.
“In alcune situazioni si riscontrano elementi anacronistici che vanno assolutamente superati” ha dichiarato Gabriele Sperandio, candidato al Consiglio regionale delle Marche per l’Unione di Centro, durante un incontro organizzato dal Comites di San Marino. La lista civica sostiene Francesco Acquaroli alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre.
Al centro del dibattito, i lavoratori frontalieri che ogni giorno si spostano dalla regione Marche verso San Marino: secondo le stime del Comites, sono tra gli 8.500 e gli 8.600, con un aumento di oltre il doppio rispetto a dieci anni fa. Di questi, circa 1.000 partono quotidianamente dalle Marche. Un fenomeno in crescita che solleva questioni sempre più rilevanti per il territorio regionale, confinante con la Repubblica del Titano.
L’incontro con Sperandio ha inaugurato un ciclo di appuntamenti informativi rivolti ai cittadini italiani in vista del voto. Alessandro Amadei, presidente del Comites San Marino, ha sottolineato l’importanza del dialogo: “Le Marche confinano con San Marino e rappresentano un polmone economico per l’Italia centrale, soprattutto nei settori del manifatturiero, del turismo e dell’industria”.
Durante il confronto, sono stati affrontati diversi nodi irrisolti che toccano da vicino i frontalieri: la doppia tassazione sulle pensioni, l’impossibilità di applicare la legge 104 italiana per chi lavora sul Titano ma ha familiari da assistere in Italia (e viceversa), oltre alle criticità legate alla cittadinanza.
“Rinunciare alla cittadinanza italiana è un sacrificio – ha aggiunto Sperandio –. È fondamentale mantenere un legame con il proprio Paese d’origine. La Regione Marche può farsi portavoce delle esigenze di questi cittadini, anche attraverso ordini del giorno in Consiglio regionale e collaborazioni istituzionali lungo la filiera Regione-Stato per attivare convenzioni utili a superare gli attuali ostacoli”.
All’incontro era presente anche Vittoriano Solazzi, figura storica dell’UDC ed ex presidente del Consiglio regionale, che ha concluso con un impegno: “Con senso di responsabilità, vogliamo tornare qui dopo le elezioni per dare seguito concreto a quanto discusso oggi”.
L’incontro organizzato dal Comites San Marino è stato definito dal Presidente Alessandro Amadei come un omaggio a Filippo Forlani, illustre concittadino noto per la sua carriera di ricercatore e docente presso l’Università di San Marino. Laureatosi in ingegneria mineraria, Forlani si è poi specializzato in progettazione geotecnica e geomeccanica, portando avanti l’eredità del padre, il celebre geologo Duccio Forlani.
Amadei sottolinea come la tutela del suolo sia una priorità per tutti i governi, e ricorda che il professore insegna Ingegneria Geotecnica, disciplina che studia il terreno per la realizzazione di opere pubbliche come dighe e fondazioni.
In Italia, la prevenzione sismica richiede attenzione urgente. Secondo Forlani, mentre la situazione lungo la riviera è critica a causa di una cementificazione incontrollata – che ha dato origine al termine “riminizzazione” –, a San Marino la condizione è meno allarmante, pur senza abbassare la guardia. Inoltre, i rischi non sono legati solo ai terremoti: lo studio del suolo deve considerare anche i cambiamenti climatici. Forlani evidenzia come il territorio stia mostrando segni di crisi, con eventi estremi come l’alluvione del 2023. Tuttavia, la variabilità climatica è così imprevedibile che anche i progettisti si trovano senza linee guida precise, dato che non esistono norme che regolamentino la quantità di precipitazioni.
Un importante riconoscimento, il premio Duccio Forlani, è stato assegnato al neo laureato in ingegneria civile Luca Censoni per aver sviluppato un algoritmo sul rischio idrogeologico, in occasione della prima edizione del premio. Pur essendo una realtà di piccole dimensioni, l’Università di San Marino offre un ambiente formativo e professionale di alto livello, con ambizioni di crescita significative. Forlani commenta che l’ateneo si è radicato nel territorio locale ma porta la conoscenza sammarinese nel mondo. È considerata equiparata alle università italiane ed europee, permettendo ai suoi laureati di esercitare in Italia e in tutta Europa. Anche Amadei ribadisce che l’università sta crescendo e rappresenta un patrimonio culturale fondamentale per San Marino, formando i giovani che saranno i futuri custodi della cultura e della sapienza del paese.
Una delegazione del Comites San Marino è stata ricevuta nei giorni scorsi dall’Ambasciatore d’Italia, Fabrizio Colaceci, presso la sede diplomatica in via Onofri. Presenti anche il Funzionario Vicario Oreste Rosati e l’Assistente Capo Missione Samuela Pandolfini. Per il Comites hanno partecipato il Presidente Alessandro Amadei, Marina Rossi e i consiglieri Bartolini, Corbelli e Guidi.
L’incontro ha approfondito il tema dei servizi consolari, con particolare attenzione alla crescente domanda di passaporti e carte d’identità. È stata evidenziata la scadenza del 3 agosto 2026, quando le carte di identità cartacee non saranno più valide per l’espatrio e dovranno essere sostituite con la versione elettronica, come previsto dal Regolamento UE 2019/1157.
L’Ambasciata ha segnalato un miglioramento nei tempi di rilascio: nel 2025, 3 mesi per i passaporti (contro i 9 del 2023) e 8 mesi per la CIE (in calo dai 12 del 2024), nonostante risorse limitate e richieste in aumento.
Si è discusso anche dell’evoluzione della comunità italiana all’estero e dell’impegno dell’Ambasciata a velocizzare le pratiche attraverso la semplificazione. Ai cittadini si raccomanda di consultare il sito ufficiale e prenotare con anticipo.
In chiusura, il Presidente Amadei ha ricordato con commozione Michele Schiavone, Segretario Generale del CGIE, a un anno dalla sua scomparsa.
San Marino, 19 maggio 2025 – Il Comites San Marino esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Dilvo Polidori, figura storica della politica, dell’amministrazione e della cultura della Valconca, venuto a mancare pochi giorni fa.
Per oltre cinquant’anni, Polidori è stato protagonista della vita pubblica del territorio. Eletto Sindaco di Saludecio per la prima volta nel 1995, fu riconfermato nel 1999, nel 2014 e nel 2019, ricoprendo anche ruoli significativi come la presidenza dell’Unione di Comuni della Valconca.
Uno dei momenti più significativi del suo mandato fu nel 2014, quando guidò la comunità durante un evento storico: la canonizzazione di Amato Ronconi, religioso nato a Saludecio nel 1226 e venerato per i numerosi miracoli attribuitigli, tra cui quello di aver risuscitato un defunto.
“Una perdita profonda che supera i confini di Saludecio e della Valconca” ha dichiarato il Presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei, sottolineando il costante impegno di Polidori nel favorire il dialogo tra territori e nel sostenere le istanze degli italiani residenti a San Marino e dei lavoratori frontalieri.
Amadei, che ha avuto modo di incontrarlo personalmente anche presso la sede del Comites, lo ricorda come “un politico leale, disponibile, preparato, che con energia e passione si è sempre messo al servizio della comunità”.
Il ricordo di Dilvo Polidori rimane vivo non solo tra i cittadini di Saludecio, ma in tutta la Valconca e nei tanti contesti istituzionali in cui ha lasciato un segno profondo.
Grande partecipazione e forti emozioni all’incontro pubblico “Dialogo sulla legalità. Esperienze di vita”, tenutosi mercoledì scorso presso The Regent Boutique Hotel & Spa di Borgo Maggiore. L’evento, patrocinato dalle Segreterie di Stato per gli Affari Esteri e per gli Affari Interni, dall’Ambasciata d’Italia a San Marino, dalla Regione Emilia-Romagna, da IPA San Marino, dall’Associazione Nazionale Carabinieri sezione San Marino, dal Comites San Marino, dall’Istituto Ipsia Alberti di Rimini e dall’Associazione Kairos APS di Poggio Torriana, ha visto anche il contributo della Biblioteca di Stato e Beni Librari della Repubblica di San Marino e la partecipazione dell’Ambasciatore sammarinese in Albania, Giuseppe Maria Della Balda.
L’iniziativa, volta a promuovere una cultura della legalità e sensibilizzare la cittadinanza sui temi della giustizia e del rispetto delle regole, ha visto la partecipazione di una delegazione del Comites San Marino composta dal Presidente Alessandro Amadei, dalla Membro dell’Esecutivo Marina Rossi e dal Consigliere Valter Bartolini.
Protagonista della serata è stato Giuseppe Monforte, noto anche con lo pseudonimo di Gianni Palagonia, ex Ispettore Superiore della Polizia di Stato italiana, romanziere noir, artista e attore. Monforte, per anni sotto scorta a causa delle minacce ricevute per la sua attività di contrasto alla criminalità organizzata, ha raccontato la propria esperienza, trasformando la paura in impegno civile a favore della legalità, del rispetto e dell’uguaglianza.
I suoi racconti, introdotti da Antonio Valli, ex sindaco di Poggio Berni e di Pennabilli, hanno catturato l’attenzione del numeroso pubblico, in particolare quando ha ripercorso i momenti più pericolosi della sua carriera nella lotta al terrorismo e alla mafia.
Commovente anche la testimonianza di Luciano Baglioni, ex Sostituto Commissario di Polizia, che insieme all’ex Sovrintendente Capo Pietro Costanza contribuì allo smantellamento della famigerata banda della Uno Bianca, attiva negli anni Novanta tra Emilia-Romagna e Marche. Le sue parole hanno profondamente toccato il pubblico, tra cui numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine sammarinesi, che lo hanno omaggiato con un caloroso abbraccio.
Nel suo intervento conclusivo, il Presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei ha voluto esprimere profonda gratitudine ai due relatori, esempi concreti di coraggio e dedizione, sottolineando come la legalità sia il pilastro di una società pacifica e prospera. Amadei ha inoltre ringraziato le forze dell’ordine per l’impegno quotidiano a tutela della sicurezza, spesso svolto mettendo a rischio la propria vita.
Il Comites San Marino si unisce al dolore per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, esprimendo il più sentito cordoglio.
Il Santo Padre verrà ricordato non solo come guida spirituale della Chiesa cattolica, ma anche come simbolo di profonda umanità e straordinaria umiltà. Il suo sorriso sincero e la vicinanza ai più deboli hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di milioni di persone.
Il suo impegno per la giustizia sociale e l’amore incondizionato verso gli ultimi resteranno un’eredità preziosa per l’umanità.
Il giorno di Pasqua ha segnato il commiato terreno del suo pontificato, lasciando in tutti un grande vuoto e una luminosa testimonianza di fede e compassione.
Si è tenuta venerdì scorso, presso il Centro Sociale di Dogana, una conferenza pubblica promossa dal Comites San Marino, che ha visto protagonista Antonio Stolfi con l’intervento dal titolo “La Russia e l’Europa all’epoca di Caterina II. Una disamina storica, geopolitica e sociologica di un periodo cruciale per la Russia e per i destini dell’Europa.”
Stolfi, autore del volume “La Grande Caterina di Russia. Regno e amori imperiali” (2021), ha guidato il pubblico in un affascinante viaggio nella Russia del XVIII secolo, intrecciando le vicende storiche del Paese con la biografia della sua celebre sovrana, Caterina II, tra le figure più influenti e potenti dell’epoca.
Nata a Stettino come Sofia Augusta Federica di Anhalt-Zerbst, Caterina sposò giovanissima il granduca Pietro Fëdorovič, futuro Pietro III, per poi salire al trono e governare la Russia dal 1762 fino al 1796. La sua ascesa, frutto di astuzia, ambizione e straordinaria determinazione, la portò a essere ricordata come “Caterina la Grande”, zarina di tutte le Russie.
Durante l’incontro, il Presidente del Comites San Marino, Alessandro Amadei, ha ringraziato Stolfi per l’approfondita analisi storica e per aver restituito alla platea un vivido ritratto di una delle donne più straordinarie del passato. Il regno di Caterina II, infatti, è noto per l’espansione dell’impero, la promozione della cultura e delle scienze e il tentativo di modernizzazione noto come “Illuminismo russo”, sebbene non manchino ombre legate alla condizione dei servi della gleba e alla controversa vicenda del marito defunto.
Alla serata erano presenti anche Pietro Berti, consulente della Segreteria di Stato per il Turismo religioso, e Stefano Valentino Piva, Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina. L’incontro si è concluso con uno sguardo sull’attuale scenario culturale e geografico della Russia.
L’11 aprile 2025 il Comites San Marino ha preso parte al Congresso di Repubblica Futura, tenutosi presso il prestigioso Teatro Titano, nel cuore del centro storico di San Marino città.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto e dialogo tra istituzioni, cittadini e rappresentanti delle diverse realtà che animano la vita sociale e politica della Repubblica. La partecipazione del Comites – organo rappresentativo della collettività italiana residente – ha sottolineato il ruolo attivo e propositivo della comunità italiana nel tessuto culturale e civile sammarinese.
Durante l’evento, i rappresentanti del Comites hanno potuto portare all’attenzione del Congresso le istanze, i progetti e le prospettive future legate alla presenza italiana nel territorio, ribadendo l’impegno a promuovere l’integrazione, la partecipazione attiva e la valorizzazione delle relazioni italo-sammarinesi.
La presenza al Congresso di Repubblica Futura è stata non solo un momento di visibilità, ma anche un’opportunità concreta per rafforzare il dialogo istituzionale e guardare insieme al futuro con spirito di collaborazione.